Nelle discussioni tra venditori online non è raro sentir dire che ormai eBay è morto. Una perdita di tempo che non vale lo sforzo per i risultati che si possono ottenere, fagocitato da altre piattaforme ben più appetibili come ad esempio Amazon.
Non abbiamo mai fatto mistero che i volumi di utenza e fatturato che eBay può offrire confrontati a quelli del colosso dei marketplace sono ben più inferiori. Sarebbe negare l’evidenza. Tuttavia, soprattutto per alcuni settori, eBay è in grado di offrire fatturati non trascurabili o, in ogni caso, un’opportunità aggiuntiva che non è il caso di perdere.
Ma perché quindi continuare a investire tempo per le vendite su eBay se altrove posso fatturare molto di più?
Aste? Solo su eBay.
Alcuni settori merceologici come l’antiquariato, l’usato, il vintage, i libri antichi hanno una naturale propensione per le vendite tramite asta. Questa particolare modalità di vendita rivolta ai collezionisti è quasi esclusiva di eBay, se escludiamo piattaforme minori come ad esempio Catawiki. Come dicevo in QUESTO articolo, la vendita all’asta è una vera e propria metodologia che gioca molto sul fattore psicologico degli acquirenti.
Ci vuole sicuramente esperienza e il prodotto giusto ma è una particolarità che, per gli addetti di questo settore, è possibile trovare solo su eBay.
Il potere ai venditori. Solo su eBay
Se partiamo dal presupposto di essere dei bravi venditori, con tutte le carte in regola, in settori merceologici non a rischio, eBay lascia molto spazio di manovra ai commercianti. Si possono impostare le proprie policy sulle restituzioni, decidere se accettare o meno i resi e avere qualche piccola tutela in più nei confronti degli acquirenti furbetti.
Se pensiamo ad esempio a una della classiche motivazioni di rimborso degli acquirenti, quella come oggetto non ricevuto, possiamo affermare che in caso di tracking valido, l’acquirente che cerca di fare il furbo non riceverà mai il rimborso. Cosa che, ad esempio, su Amazon non è così scontata. Chi vende anche su Amazon sa benissimo che a volte anche presentando la POD del corriere le controversie per oggetto non ricevuto (le cosiddette Garanzie dalla A alla Z) spesso vengono chiuse a favore dell’acquirente e bisogna faticare non poco per vedersi riconosciuti i propri diritti.
Inoltre il rischio di chiusura account, sempre partendo dal presupposto di rispettare le regole, è un’ipotesi più remota rispetto ad Amazon che imposta paletti ben più stringenti ai seller. Ci avete mai fatto caso che uno degli argomenti più discussi e temuti è proprio la disattivazione dell’account per i venditori Amazon?
Fondi subito disponibili. Solo su eBay
I pagamenti di eBay sono disponibili praticamente ogni giorno. E’ possibile infatti impostare i pagamenti in entrata con cadenza giornaliera, settimanale, ogni 15 giorni oppure ogni mese. Ultimamente è stata introdotta anche la possibilità di richiedere i fondi disponibili in qualsiasi momento. Non esiste la cosiddetta “riserva account” che gli Amazon seller conoscono bene. Chi vende anche su Amazon infatti ha la possibilità di richiedere anche i soldi disponibili ogni giorno (invece di attendere i 15 giorni previsti di default) ma è anche vero che rimane sempre una quota di “riserva” che Amazon utilizza per risolvere eventuali controversie o rimborsi.
In alcuni casi questi fondi congelati possono raggiungere anche importi ragguardevoli e, in caso di blocco dell’account, recuperarli non è una pratica semplice.
Rapporto diretto con l’acquirente. Impostazione più umana e meno impersonale
C’è da dire che l’utenza che frequenta eBay ha una propensione al dialogo con il venditore. Sarà perché è una categoria di “affaristi”, alla ricerca del miglior prezzo e abituato alla contrattazione delle aste, sarà che è consapevole di avere dall’altro lato un’attività commerciale come molte altre e non un sistema impersonale come quello di Amazon…in caso di problemi con un ordine, probabilmente la gestione del cliente eBay è più “a tu per tu”, senza l’ingombrante presenza di un’assistenza che, per sua stessa ammissione, è quella più attenta al cliente al mondo.
Pur se su eBay l’assistenza rimane presente per risolvere le controversie che venditore e acquirente non riescono a sbrogliare in autonomia, è già lo stesso customer care a invogliare a cercare una soluzione in autonomia con un cliente insoddisfatto. Questo ovviamente permette una gestione dei reclami totalmente differente rispetto ad Amazon e spesso è possibile trovare una mediazione che stia comoda a entrambe le parti, senza necessariamente emettere rimborsi totali.
Quindi, tenuto conto delle particolarità di eBay, pur se i suoi numeri non possono competere con quelli di Amazon, rimane pur sempre un terreno fertile per avviare vendite proficue che aumentano il fatturato generale dell’azienda. Se il tuo settore merceologico ha un buon riscontro, perché rinunciarvi?
Un saluto da Max!